I taralli sono dei pezzetti di impasto, generalmente ottenuti con farina, olio, sale e pepe, che vengono poi modellati nella classica forma a ciambellina, per poi essere fritti o cotti in forno. La Puglia è la regione dove vengono preparati i taralli più famosi, ma le ricette possono cambiare anche notevolmente in base alle specificità regionali ed ai gusti personali. Vediamo nel dettaglio allora come fare i taralli:
per ottenere una cinquantina di taralli, dovrete procurarvi tutti gli ingredienti necessari, ovvero 65 gr di olio extra vergine di oliva, 100 ml di vino bianco tipo secco, 250 gr di farina 00, 5 gr di sale, pepe q.b e spezie a vostro piacimento q. b.
Dopo esservi procurati tutti gli ingredienti cominciate pure a preparare i vostri taralli disponendo all’ interno di un recipiente la farina setacciata, poi aggiungetevi l’ olio, il sale, le spezie prescelte (ad esempio del finocchietto o del rosmarino) ed in ultimo il vino bianco e cominciate ad impastare per amalgamare gli ingredienti, noterete che dopo un po’ che impastate, non cadranno più pezzetti, quindi per lavorare l’ impasto più agevolmente, potrete trasferirlo direttamente su di un piano da lavoro e continuate ad impastare per una ventina di minuti e comunque fino all’ ottenimento di un panetto dalla consistenza liscia ed elastica. Trasferite nuovamente l’impasto nella ciotola e copritela con un canovaccio pulito e lasciate riposare l’ impasto per circa mezzoretta in un luogo fresco ed asciutto. Successivamente riprendete il vostro impasto e dividetelo una cinquantina di pezzetti, ogni pezzetto dovrà essere lavorato con le mani per creare dei “salsicciotti”, poi congiungete le due estremità di questi. Quindi poggiateli uno per volte su un vassoio ed intanto riempite una pentola con dell’ acqua e portatela sul fuoco, poi quando questa bollirà tuffate al suo interno i taralli ed appena questi saliranno a galla recuperateli e poggiateli su un canovaccio pulito. Trasferiteli poi su una teglia rivestita di carta da forno ed infornate i vostri taralli a 200ç per mezzora e comunque fino a doratura.