Correre tre o quattro volte la settimana, sarebbe l’ideale per la propria condizione fisica e per mantenere il peso forma. Solo chi aspira al grande sogno di una maratona, come è moda in questi anni, dovrà fare di più.
Solitamente si sceglie come percorso una pianura; ma i podisti del mezzo fondo, le corse da 2000 / 5000 metri (che sono quelli più vicini ai Jogger amatoriali come noi), consigliano per motivi sia tecnici che psicologici di individuare un luogo in cui sono presenti delle brevi salite di 100 o 200 metri che saranno ideali per variare il tipo di sforzo. Creare dei traguardi ricorrenti e non annoiarsi. infatti, per chi inizia ad aumentare i tempi, diviene fondamentale
Un’altra caratteristica sono “gli allunghi” cioè tratti di corsa a velocità maggiore da eseguire o periodicamente alternandoli al Jogging, oppure da eseguire alla fine, facendone 2 o 3 alternati a corsa lenta.
E’ un ottimo risultato giungere a tre sedute settimanali di un’ora ciascuna, ma si può anche provare a prepararsi per una delle tante corse amatoriali della domenica, insistendo sugli aspetti più impegnativi.
Per quanto riguarda la progressione: una persona in buona forma, all’inizio può correre per 20 minuti, e arrivare poi ad un’ora continuativa, nel giro di 6 mesi o un anno.
Ma quest’ultimo obiettivo non è assolutamente indispensabile, ma da riservare solo ai più esigenti.
Per coloro che vanno ancora oltre; cioè i “maratoneti”, è sempre opportuno considerare attentamente la costituzione personale, che non è uguale in tutti e che consiglio di valutare attentamente con l’intervento di uno specialista prima di progettare un obiettivo tanto elevato.
Per jogging si intende una corsa lenta che solleciti poco articolazioni e schiena e che porti l’organismo ad un livello di attivazione superiore, pur senza superare il “range” aerobico. Cioè senza che i muscoli si “stanchino realmente” iniziando così a produrre acido lattico.
Ma il jogging risulta veramente tanto scorrevole, solo per chi é già molto allenato; per questo abbiamo presentato programmi a intervalli che comprendono anche camminate di recupero e che andranno benissimo per i principianti.
La prima esigenza è la qualità dell’aria che deve essere pulita, ossigenata e libera da smog. Per questo tra i luoghi preferiti dai jogger sono i viali in riva al mare di tutto il mondo. Naturalmente vanno benissimo anche i sentieri in campagna e i parchi cittadini sufficientemente vasti.
Correre sulla spiaggia è un’attività divenuta mitica per le suggestioni che può offrire, e le suggestioni fanno parte della nostra quotidianità a pieno titolo.
Tuttavia bisogna ricordare che correre sulla sabbia è molto più pesante che correre sulle superfici normali.
Il bagnasciuga può essere una alternativa molto più agevole perchè più compatto. Per brevi corse può essere molto stipolante per l’arco plantare e per la circolazione correre a piedi scalzi, ma francamente, anche in situazioni così romantiche, per i lunghi percorsi è consigliabile calzare ottime scarpe specifiche molto ammortizzate e comode.
Dalla parte opposta della sabbia sta invece l’asfalto. Superficie dura, rigida, perfettamente orizzontale che produce nella corsa movimenti e vibrazioni sempre estremamente uguali che si trasmettono a caviglie, ginocchia, vertebre lombari e cervicali con una regolarità a cui la nostra struttura osseo-articolare non è adattata, dal momento che le superfici così continue esistono solo da 100 o 150 anni.
I medici sportivi di tutto il mondo sembrano essere d’accordo nell’affermare che queste caratteristiche favoriscono l’insorgere di mal di schiena e patologie del ginocchio. Ma cosa fare allora? Una soluzione potrebbe essere scegliere quando è possibile lo sterrato o l’erba, (considerando però che esigono un maggiore sforzo) ma comunque ormai la scelta più universalmente adottata sono le scarpe con suola ammortizzata, che però non risolvono il problema della simmetria ripetuta degli impatti.
Un’altra cosa importante da ricordare è che questo tipo di scarpe vanno adoperate solo per le attività sportive o si rischia di disabituare e indebolire tutte le articolazioni.