Gli gnu sono animali sociali organizzati in branchi molto numerosi: addirittura gli studiosi hanno seguito il viaggio di un branco lungo circa 16 chilometri alla ricerca dell’acqua.
Gli esemplari maschi adulti sono spiccatamente territoriali e a tal proposito, oltre a marcare la loro “zona” con urina e feci producono delle sostanze odorose mediante le ghiandole periorbitali e interdigitali. Inoltre mandano dei segnali vocali per scoraggiare gli avversari.
Esistono due specie diverse di gnu, differenti tra loro solo per la colorazione del manto e per la periodizzazione della stagione riproduttiva:
Connochaetes gnou, di colore nero la cui stagione degli amori cade nel mese di marzo;
Connochaetes taurinus, di colore grigio – marrone la cui stagione degli amori cade nel mese di aprile e in agosto.
Quando le femmine sono in estro, diventano smaniose e si accoppiano con più maschi adulti. Proprio per questo mentre il legame tra madre – figlio sarà molto forte, quello con padre praticamente non esiste. Il cucciolo seguirà ovunque la madre fino allo svezzamento completo, e cioè quando verrà dato alla luce un altro piccolo gnu.
Mentre i cuccioli femmine possono restare nel branco natale seguendo la madre fino alla morte, i maschi dopo lo svezzamento vengono allontanati e si uniranno a un altro branco non territoriale.
Lo gnu è privo di sistemi difensivi veramente efficaci. L’unica sua forza contro i predatori è la fuga che avviene in massa.