Parliamo oggi di alimentazione e stagionalità. Verdura e frutta di stagione, pesce acquistato seguendo il ciclo riproduttivo per avere un minore impatto ambientale sulla specie e senso di responsabilità verso gli acquisti che si porteranno in tavola. Questo e molto altro è alimentarsi seguendo la sensibilità delle stagioni.
I progressi dell’agricoltura e delle tecnologie, la rivoluzione industriale e la voracità dell’uomo, ci ha portati a credere di poter consumare qualsiasi frutto, qualsiasi verdura in qualsiasi periodo dell’anno.
E così sui bancali non è raro vedere dei pomodori dal colore rosso acceso in pieno dicembre.
Quanto di questo è davvero sano e sostenibile?
Seguire la stagionalità dei prodotti freschi, è un impegno di facile successo, che cela interessanti risvolti positivi.
Qual è il nesso tra alimentazione e stagionalità? Perché mangiare di stagione?
Un prodotto di stagione garantisce freschezza e qualità organolettiche e nutrizionali superiori.
Gusto naturale del prodotto.
Minor impatto ambientale.
Risparmio economico.
I prodotti di stagione spesso sono più salutari in quanto hanno avuto la possibilità di seguire il loro naturale ciclo.
Uso ridotto di sostanze di sintesi per agevolare la crescita fuori stagione del vegetale.
Per chi è alla ricerca di una tabella con indicati i mesi e i prodotti di stagione sul web non avrà difficoltà a reperirla. Noi vi segnaliamo questa!
Per il pesce il discorso non risulta essere molto differente, la scarsa conoscenza del pescato porta i consumatori a una cattiva procedura di acquisto, che porta ad acquistare i “soliti noti” e a lasciare sul banco pesci di ugual gusto e magari più economici.